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    Citizen: la storia del marchio dalle origini a oggi

    Dagli inizi ad oggi, passando per i record mondiali e le più importanti collezioni: ecco la storia di Citizen.

     Ad oggi conosciuta in tutto il mondo, Citizen è uno dei principali produttori di orologi da polso di tutto il Giappone. Fondata agli inizi del Novecento da Kamerichi Yamazaki, la sua anima giapponese, come vedremo, incontra anche un pezzo di storia svizzera. Oggi Citizen possiede diversi marchi, fra cui Bulova Watch Company, società acquisita nel 2007, Miyota Movement, Citizen Watch Italia e SmileSolar.

    Siamo di fronte a uno dei brand più importanti del settore dell’orologeria, che nel 1986 è diventato il maggior produttore di orologi al mondo. Sono tantissimi, inoltre, i record mondiali che la maison ha raggiunto nel corso degli anni. Scopriamo tutte le tappe della storia di Citizen, dalla sua fondazione ad oggi.

    La storia di Citizen

     Anche se non sono in molti a saperlo, una parte della storia di Citizen ha origine in Svizzera. Rodolphe Schmid era un importante orologiero originario di Neuchâtel, un piccolo comune svizzero, e nel 1871 si trasferì a Yokohama, dove in poco tempo diventò uno dei commercianti più celebri del luogo.

    Successivamente, nel 1903, Rodolphe prese possesso di una fabbrica a Neuchâtel che chiamò Cassardes Watch. A causa del protezionismo doganale e dei limiti imposti alla sua attività, qualche anno più tardi l’orologiero decise di spostare parte della sua attività in Giappone e nel 1912, a Tokyo, dà vita a una fabbrica.

    Arriviamo al 1918, anno della nascita di Shokosha Watch: l’azienda fu fondata dal gioielliere di Tokyo Kamerichi Yamazaki, che si impose subito come uno dei più importanti commercianti di tutto il paese.  Nel 1930 le due realtà si unirono e dalla fusione tra la casa di Schmid e Shokosha nacque la Citizen Watch Co. L’anno successivo fu realizzato il primo orologio da polso.

    Il nome dell’azienda ha un’origine curiosa: nel 1024 la Shokosha costruì il primo orologio da tasca e l’allora sindaco di Tokyo, Gotō Shinpei, lo battezzò con il nome di Citizen, una sorta di buon auspicio con la speranza che divenisse un oggetto comune e amato da tutti i cittadini giapponesi. Così Shinpei diede vita a un vero e proprio discorso e sotto il suo messaggio augurale prese forma il nome di uno brand più famosi di tutto il Giappone.

    Dalla sua fondazione ad oggi sono stati tantissimi i risultati e i primati ottenuti dal noto marchio giapponese, che nel corso degli anni ha saputo affermarsi come uno dei brand più interessanti di tutto il panorama mondiale.

    Ecco alcune tappe della storia di Citizen:

    • 1924: la Shokosha crea un orologio da polso che darà il nome a Citizen.
    • 1930: nasce ufficialmente la Citizen Watch Co.
    • 1931: viene lanciato il primo orologio da polso. Il successo sarà incredibile.
    • 1958: Citizen lancia il primo orologio dotato di sveglia in Giappone.
    • 1959: un altro primato. Citizen crea il primo orologio subacqueo giapponese, Parawater.
    • 1963: degli esemplari di Parawater vengono legati ad alcune boe, a loro volta fissate alla chiglia di una nave che attraversò il pacifico fino agli Stati Uniti d’America. Alla fine del viaggio tutti gli orologi erano in perfette condizioni.
    • 1965: dopo diversi record in Giappone, arriva il primo record mondiale dell’azienda. Nasce l’orologio con datario più piatto del mondo, con uno spessore di 4,48 mm.
    • 1976: dopo anni di studi Citizen realizza il primo orologio alimentato da energia pulita.
    • 1978: nuovo record mondiale per Citizen. Nasce l’orologio più piatto del mondo, con uno spessore al di sotto del millimetro.
    • 1980: Citizen lancia l’orologio più piccolo del mondo, un esemplare di 9 x 7 x 2.
    • 1985: nasce Acqualand, primo orologio in assoluto munito di sensore elettronico per misurare la profondità di immersione.
    • 1994: nasce Hyper-Acqualand, orologio subacqueo con profondimetro in grado di comunicare con il computer. In questo modo, per la prima volta, sarà possibile registrare e conservare tutti i dati dell’immersione.
    • 1995: è l’anno di Eco-Drive, la serie di orologi a energia luminosa. Celebre il claim della campagna pubblicitaria: «Mai più senza pila!».
    • 2011: ancora una volta Citizen riesce ad aggiudicarsi un primato. Viene presentato il primo orologio satellitare del mondo, il Citizen Eco-Drive Satellite Wave.

    La filosofia di Citizen

     Il processo produttivo di Citizen si distingue grazie alla combinazione fra massima efficienza e assoluta qualità.

    Citizen non solo produce orologi, ma anche tutte le singole componenti. L’ottimizzazione delle linee di produzione coincide con la base della filosofia dell’azienda: per creare segnatempo precisi in ogni minimo dettaglio ogni giorno i tecnici dedicano tutto il loro impegno nell’eseguire delle piccole regolazioni manuali. Tutti gli orologi di alta gamma vengono poi assemblati a mano.

    Eco-Drive: il sistema di carica a energia luminosa di Citizen

     È il 1995 quando Citizen presenta al mondo il suo sistema di carica a energia luminosa, Eco-Drive. Si tratta di un sistema in grado di sfruttare qualsiasi fonte di luce, non solo naturale ma anche artificiale: dalla luce solare a una lampada, passando anche per fonti di luce a bassa intensità, le quattro celle fotovoltaiche catturano la luce che passa attraverso un disco di plexiglas e viene trasformata di energia cinetica, che va così ad alimentare il movimento dell’orologio. In questo modo è possibile immagazzinare energia sufficiente per una carica di almeno 6 mesi!

    Eco-Drive è senza dubbio un sistema innovativo che non solo ha permesso di superare il problema della pila, ma che rappresenta anche un vantaggio per l’ambiente.